Articolo pubblicato sul primo numero del mensile E-Motors, nel 2004
La perfezione trasmette emozioni? Perché la Formula Uno invoca disperatamente l’arrivo di Valentino Rossi per “salvarla”? Una Ferrari che stravince con Schumacher non è più sufficiente a garantire interesse al Grande Circus? Quando si raggiungono le vette più alte si sente sempre freddo. E’ una legge di natura ed è ciò che sta succedendo in Formula Uno. E’ tutto così staticamente perfetto ed asettico nel paddock. Sembra uno spot pubblicitario lontano anni luce dalla realtà e dalla passione che ha animato il 120 mila spettatori presenti nel week-end di Imola.
La freddezza dell’ambiente ed il calore dei tifosi creano un contrasto stridente. Ad allora si cerca Valentino, un personaggio che riesce ad emozionare come pochi, forse perché cresciuto in un ambiente, quello del motociclismo, in cui la passione è il propulsore di ogni azione.
La vittoria di Schumy nel Gran Premio di San Marino è stata talmente ovvia che non ha suscitato forti emozioni, almeno tra i vip e gli addetti ai lavori.
Tra i ragazzi che seguivano la gara arrampicati ad una rete con lo sguardo sognante sicuramente si, così come tra le migliaia di appassionati che hanno invaso la pista. L’immagine più toccante del week-end di Imola è stata quella di un ragazzo che si è fatto dei chilometri sulla sua sedia a rotelle superando mille ostacoli per seguire da gara. Avrà avuto una ventina d’anni ed era avvolto da una enorme bandiera Ferrari.
E’ questa la passione, è questo lo spirito romantico delle corse da salvaguardare, valorizzare e da portare un po’ anche nel freddo paddock. Imola è nel cuore degli appassionati, è la capitale dei motori, è fondamentale per la Formula Uno che se non vuole trasformarsi in un iceberg dovrebbe tenerne conto. Non ha senso addentrasti in discorsi relativi al futuro del Gran Premio di San Marino, sarebbero troppo grandi e complessi, ma invece d’invocare l’arrivo di Valentino per riportare interesse e passione alla Formula Uno sarebbe più logico valorizzare la passione che già la anima.
Marianna Giannoni