Il babbo di un pilota “Figlio mio, purtroppo non ho i soldi per portarti nella classe regina”
“Purtroppo non ho i soldi per portarti in top class”
Queste parole scritte dal babbo di un talentuoso pilota, su Facebook, sono il de profundis del motorsport.
Suo figlio è tra i giovani più brillanti a livello mondiale. L’anno prossimo sarà un pilota professionista, in un campionato a ruote coperte. Avrebbe meritato però di approdare in ben altre categorie. Invece nelle top class ormai arrivano solo i miliardari.
Lo sconforto di un padre, che ha fatto il possibile per portare il figlio nella classe regina, commuove i vecchi romantici del motorsport.
Ma…esistono ancora i romantici? Forse sono più rari dei rinoceronti bianchi. Ormai tutti considerano normale che negli sport motoristici vada avanti solo chi ha i soldi e non chi ha talento. Se un tempo il super pay driver era quasi un’eccezione, oggi è la prassi, non ci si stupisce, va bene così. Certo, i paganti sono sempre esistiti ma c’era spazio anche per i talenti, per i sogni.
Michele Alboreto, lo ricordiamo, era figlio di un rappresentante e di un’impiegata comunale. I manager in primis sono a caccia di piloti milionari e non di talenti.
Un tempo qualche manager, innamorato dello sport, che cercava di aiutare i ragazzi più meritevoli esisteva ma adesso?
E-Motors è fuori dal tempo? Si, ma con fierezza. E-Motors è a fianco delle famiglie e dei ragazzi che fanno mille sacrifici per riuscire a gareggiare, dei piloti che lavorano tutto il giorno e la sera si allenano o si chiudono in officina. Sono loro l’anima del motorsport.
Marianna Giannoni