Motoestate – in archivio la stagione 2021
La stagione 2021 dei Trofei Motoestate MP Dynasty Exhaust si è chiusa sul Cremona Circuit. Le aspettative dei piloti erano alte poiché i giochi per l’assegnazione dei titoli rimanevano aperti.
Nella 125/Moto4 del Motoestate la lotta al titolo era una questione ancora tutta da risolvere tra Gabriele Balboni ed Emanuele Magnanelli, con quest’ultimo in vantaggio in classifica generale di sole sette lunghezze. Una contesa che premiava Magnanelli, che correva con la testa alla classifica generale, controllando l’avversario e terminando sul traguardo al terzo posto assoluto, piazzamento che gli valeva la corona 2021. A precedere tutti sotto la bandiera a scacchi era invece Andrea Vitali, a cui il successo garantiva il titolo della moto4. Seconda Piazza per William Pisano.
Nella Supermono, rassegna dedicata alle monocilindriche, la lotta a due tra Daniele Scagnetti e Matteo Morri si prospettava infuocata. Un solo punto separava i due in classifica generale. Dopo una gara combattuta a spuntarla era Morri che grazie al successo si laureava campione.
La 300 Classe Viva del Motoestate era l’unica categoria con il titolo già assegnato. Nonostante Davide Conte fosse al via con il numero 1 virtuale sulla carena, i giovani piloti della 300 non si sono risparmiati, dando vita a una gara ricca di battaglie e colpi di scena. Conte provava a onorare il titolo con una vittoria, ma scivolava nel tentativo di sorpassare Smith all’ultima curva del quinto giro. A contendersi il successo restavano Bollani e Smith con il giovane Vignati che perdeva progressivamente contatto. I due proseguivano, dando vita a una bagarre che rimarrà per sempre nella testa del quindicenne milanese. A uscirne vincente era l’esperienza di Smith, che infilava Bollani all’ultimo passaggio. Vignati chiudeva terzo.
Nelle classi regine, la 600 e 1000 la situazione era diametralmente opposta. Nella 600 aperta Simone Saltarelli era campione ancor prima del via, complice il forfait del suo primo inseguitore Niccolò Bianucci. L’alfiere Dunlop non si limitava però a gestire la gara, ma imponeva un ritmo impossibile da tenere per i suoi avversari. Alle sue spalle era bagarre tra Giacomo Gioia e l’inglese Alex Murley, primo nella Stock, che terminavano nell’ordine.
Nella 1000 open la lotta per il titolo c’è stata e il finale è stato a sorpresa con tre piloti a giocarsi il titolo: Andrea Maestri, Cristian Brugnone e Massimiliano Palladino. I tre hanno badato soprattutto a controllarsi, dando vista a una gara d’attesa, lasciando così spazio alle wild card Ivan Goi, Fabio Starnone e Davide Eccheli, che hanno chiuso l’assoluta nell’ ordine.
Outsider di giornata era quindi Gabriele Perri, che terminava primo tra gli iscritti al campionato, rifacendosi così di una stagione non all’altezza del suo talento. Ottavo Brugnone che ha potuto festeggiare il titolo del 2021.
Chiudeva la giornata la Race Attack, trofeo promozionale che corre solo la domenica e facilita il passaggio dalle prove libere al mondo delle gare. Nella 600, bastavano pochi punti ad Andrea Liberini per laurearsi campione. La 1000 era invece tutta una questione tra Yari Remoto e Lazzaro Valsecchi. Entrambe le manche li ha visti protagonisti insieme a Niccolò Pellegrinelli, pilota in forte ascesa. I tre chiudevano nello stesso ordine le due gare: Valsecchi, Remoto e Pellegrinelli. Grazie alla differenza di punti in classifica e le capacità di gestione dimostrate, Remoto si laureava campione 2021.