MotoGP, Francesco Bagnaia una rimonta da antologia
Francesco Bagnaia è riuscito in una vera impresa, ribaltare uno svantaggio che dopo il GP della Germania pareva impossibile. La sua determinazione e il grande lavoro Ducati hanno portato a questo grande risultato. La stagione ora lo vede al comando con ben 14 punti su Fabio Quartararo, a due gare dal termine del mondiale. I due arriveranno a Sepang con due umori completamente diversi, e con convinzioni diametralmente opposte. Quanti sono riusciti nell’impresa che è riuscita a Pecco? Pochi, e non sempre la rimonta poi si è trasformata in una vittoria iridata.
La Malesia vedrà i due piloti con umori completamente opposti
Quartararo ha sicuramente il morale sotto ai piedi, avendo bruciato ben 91 punti di vantaggio sull’italiano. Il francese ci ha provato in tutti i modi, ma la sua Yamaha sembra davvero in difficoltà. Lui anche sembra aver spento la luce, con le ultime due gare davvero disastrose. La Thailandia è stata un incubo, per via di un errore alla pressione delle gomme, mentre oggi in Australia è caduto salutando la leadership di campionato. La gara di Sepang, quindi, sarà completamente diversa da quelle disputate fino ad oggi, visto che il transalpino dovrà fare una gara d’attacco.
Bagnaia invece ha il morale alle stelle, forse nemmeno lui credeva dopo il Sachsenring di riuscire nell’impresa. Pecco è stato capace di inanellare 4 vittorie di fila dopo il round tedesco, che gli hanno permesso di riaprire il titolo. Ora per la prima volta in stagione, l’italiano si trova in testa al campionato ed ha il mezzo migliore di tutti. La Ducati quest’anno si è trasformata nella moto delle meraviglie, e Bagnaia ha il compito di portarla alla vittoria. La gara di Sepang avrà per lui un sapore diverso, visto che adesso è lui quello che comanda. Sicuramente viste anche le potenzialità della moto, Bagnaia sarà sempre all’attacco.
Due grandi rimonte con esiti diversi
Il primo precedente che viene in mente è il campionato del mondo del 2006, dove Valentino Rossi dopo Laguna Seca aveva 51 punti di ritardo da Nicky Hayden. Il pilota di Tavullia riuscì nell’impresa di recuperare lo svantaggio prima dell’ultima gara di Valencia. Valentino addirittura arrivo con 8 punti di margine su Hayden, con il pilota statunitense che nel penultimo appuntamento fu steso dal compagno Dani Pedrosa. L’ultimo atto stagionale però, si rilevò amaro per il campione italiano, che cadde ad inizio gara, rimontando poi, fino al tredicesimo posto. Il compianto Hayden si piazzò terzo a Valencia, e si laureò Campione del Mondo.
Un altro aneddoto è quello della stagione 1992, quando la classe regina era la 500cc. Quell’anno Wayne Rainey su Yamaha fu capace di recuperare 65 punti, su Michael Doohan. Una rimonta che si completo proprio nell’ultima gara stagionale, che si corse a Kyalami in Sud Africa. Certo, quell’anno fu segnato profondamente, dall’infortunio del campione australiano, che saltò tre gare. Il risultato però vide portare in porto la rimonta dello statunitense, che giunse terzo, mentre Doohan finì solo sesto.
Un’altra grande impresa proveniente dalla SBK
L’anno 2002 vide la sfida per il titolo del mondiale SBK tra il campione in carica Troy Bayliss su Ducati e lo sfidante Colin Edwards su Honda. Il campione sembrava ormai ad un passo dalla riconferma, con 45 punti di vantaggio sul rivale. Lo statunitense però recuperò tutto e si presentò all’ultimo appuntamento di Imola, con un solo punto di ritardo. Quello che accade quel giorno all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari è storia, ritenuto da tutti come la “gara del secolo”. Gara1 fu vinta da Colin che si portò in testa, nella gara pomeridiana, che vide un autodromo stracolmo, con 100.000 spettatori presenti, Edwards si concesse il bis. Riuscì così a laurearsi campione, dopo una gara piena di sorpassi, contro Bayliss. Questo ricordo è stato inserito per due motivi, oltre che alla rimonta del pilota a stelle e strisce. La speranza è di rivivere un finale di stagione come quello di Imola, che farebbe del bene alla MotoGP. Inoltre, quella gara fu commentata in Italia dal grande “narratore di corse”, Giovanni Di Pillo, deceduto soli pochi giorni fa.
Riccardo Ventura