Ducati, un momento così non si era mai visto
La domenica appena trascorsa, si può considerare come un vero crocevia della stagione motociclistica. La MotoGP a Sepang ha corso la penultima gara della stagione, vedendo la vittoria di Francesco Bagnaia su Ducati. La SBK è andata scena in Argentina, che ha visto vincere in Gara1 e Gara2, Alvaro Bautista. Queste due vittorie dei due piloti in rosso, si possono rilevare un vero e proprio snodo per i titoli, e soprattutto ci dicono una cosa molto chiara. La casa di Borgo Panigale sta vivendo un momento altissimo, che nella sua storia forse non ha mai visto.
Francesco Bagnaia ha tutto dalla sua parte
Bagnaia vincendo si è portato a soli 2 punti dal titolo, anzi è ancora più vicino. La vittoria del titolo potrebbe arrivare anche con un suo ritiro, visto che Fabio Quartararo può solo vincere a Valencia. Tutto questo è dovuto alla forza della Desmosedici, costruita sotto la guida di Gigi Dall’Igna. La Ducati ha costruito un progetto perfetto, basta pensare che leggendo la classifica finale di una gara, almeno nelle prime 10 posizioni ci sono come minimo 5 rosse. Un numero incredibile, evidenziato anche nella gara di ieri, dove due Ducati si sono giocate la vittoria ed una subito ai margini del podio.
Statistiche che dimostrano il grande lavoro fatto dalla casa italiana, che ormai è lei la leader nello sviluppo, e mette in difficoltà le aziende motoristiche giapponesi. Una volta Yamaha ed Honda era le moto ambite da tutti, ora no, ora è la nostra “amata” Ducati ad esserlo. Tante tecnologiche che oggi vengono usate in MotoGP, provengono dalla casa emiliana, che ha fatto da apripista a tutti. Gli anni buoi del dopo Casey Stoner sono un lontano ricordo, come è lontano il fallimento con Valentino Rossi. Oggi poi, che il Dottore ha il suo Team, proprio con la Ducati.
Alvaro Bautista è il ritorno che a volte funziona
Un motto che tutti usano soprattutto in amore recita:” la minestra riscaldata non funziona”. La seconda possibilità non porta a nulla. Questo è vero in tantissimi casi, ed è così anche nel motorsport, ma l’eccezione c’è sempre. L’eccezione si chiama Bautista, che sta dominando la stagione, e non ha commesso gli errori del 2019. Un binomio quello tra lui e la rossa, talmente forte da far cadere le certezze ai suoi rivali. La forza mentale poi sembra la vera arma dello spagnolo, che non sbaglia praticamente più nulla.
Qui i complimenti vanno fatti anche alla moto, perché la Panigale V4R è davvero la migliore della griglia. Tutti gli avversari di Alvaro guardano la moto con ammirazione, il duro lavoro svolto sta ripagando. La Ducati sembra essere tornata agli anni dello splendore, quando dominava in SBK. Gli anni in cui, non si credeva che un giorno sarebbe entrata nel motomondiale. Ora invece c’è, e incredibilmente porta avanti tutti e due i progetti, con grandi risultati.
Ora i piloti Ducati devono concretizzare
Le statistiche ci dicono che Bagnaia ha vinto 7 gare in MotoGP quest’anno, mentre Bautista ne ha vinte 14 nella stagione in corso della SBK. Tutti noi sappiamo che le gare sono doppie in SBK, questo ci porta a dire che il numero di vittorie è perfettamente bilanciato tra i due. Un caso molto probabilmente, ma forse no. Il momento di riportare gli’ iridi a Borgo Panigale è giunto, manca dal 2007 nella classe regina, e manca dal 2011 in SBK. Pecco ed Alvaro sono chiamati a riportare i titoli a casa, e per la prima volta nella storia della Ducati potrebbe esserci la doppietta. Nel 2007 anno della consacrazione in MotoGP, in SBK le cose non andarono bene, tanto che Bayliss fece solo quarto. Il tempo è giunto quindi, per scrivere un pezzo indelebile, nella storia di questo stupendo marchio italiano.
Riccardo Ventura