Il 2019 è l’anno della verità per Niccolò Antonelli, portacolori del team Sic 58 Squadra Corse. Il ventitreenne romagnolo è all’ottava stagione nel Mondiale Moto3. Negli ultimi anni è sempre stato tanto veloce quanto sfortunato.
Niccolò, pronto per la stagione 2019?
“Sono pronto! Mi sento bene. Durante l’inverno sono stato sottoposto ad un intervento con esito positivo. Avevo una placca in una posizione in cui mi dava fastidio e una volta tolta sono stato molto meglio.”
Obbiettivo per il 2019?
“Sicuramente quello di fare meglio dell’anno scorso, ma soprattutto quello di fare una stagione dove tutto “fili liscio”, cosa che mi è mancata nelle ultime stagioni. Mi piacerebbe fare un anno senza impigli così da poter dimostrare quello che è il nostro potenziale”.
Ottava stagione in Moto 3: grande esperienza, grande talento ma non vieni indicato tra i favoriti per la vittoria del campionato. Ti dispiace?
“In realtà questa cosa non mi pesa. Di solito si considera la top 5 della stagione precedente, escludendo i piloti che passano di categoria. Non mi interessa essere tra i favoriti perché poi è una cosa solo teorica”.
2016, 2017, 2018. Ogni anno degli infortuni seri. Hai mai pensato di arrenderti?
“In questi 3 anni ho avuto davvero troppi infortuni, dai più piccoli ai più seri. Tante fratture ripetizione. Appena guarivo da un infortunio ne avevo subito un altro. É stato un periodo davvero difficile ed il pensiero di gettare la spugna a volte c’è stato. Poi però la forza della passione e soprattutto il pensiero di non aver ancora dimostrato quello che realmente posso dare, mi ha sempre dato la forza di andare avanti. Penso di avere espresso meno del 70% del mio potenziale e quest’anno lo voglio dimostrare“.
Chi ti è stato più vicino?
“Sicuramente la mia famiglia: il babbo, mia mamma, mia sorella e i miei amici. Sono stati tre anni difficili, per fortuna alternati anche a momenti positivi. Tutto ciò mi è servito per crescere”.
Com’è il tuo rapporto con Paolo Simoncelli?
“É sicuramente molto buono: un bellissimo rapporto sincero e diretto. Lui ha tanta esperienza e io sono sempre pronto ad ascoltarlo. Sono convintissimo che insieme a lui posso crescere, posso fare un bel lavoro.”
Con chi sei più amico tra gli altri piloti?
“Sono molto amico con tutti i ragazzi della VR46 Riders Academy. Abbiamo formato un bellissimo gruppo, all’interno del quale chiaramente con qualcuno si va un po’ più d’accordo. In ogni caso siamo tutti molto legati, ci vediamo spesso ed è bello. Vado d’accordo anche con altri piloti che vedo solo durante il Motomondiale ed è divertente fermarsi in paddock e scambiarsi due parole. E’ bello quando non c’è solo la competizione in pista”.
Cosa ami fare oltre ad andare in moto?
“Sono un grandissimo appassionato di sci. Mi è sempre piaciuto sciare, mi ricorda tanto l’andare in moto”.
Se non fossi un pilota quale lavoro faresti?
“Mi piacerebbe comunque lavorare nel motociclismo, magari studiando per diventare capo-tecnico. Mi piace molto guardare i dati, capire perché la moto si comporta in un certo modo e cercare di sistemare le varie problematiche”.
Marianna Giannoni