E-Motors nasce come un portale di approfondimento sulle tematiche del motorsport . Per approfondirle nel modo giusto è fondamentale sentire tutte le parti coinvolte. In primis quella che ha più voce in capitolo sulle questioni nazionali: la Federazione Motociclistica Italiana.
Abbiamo contattato Simone Folgori, Coordinatore del Comitato Velocità FMI. Lo ringraziamo per la sua disponibilità e ci auguriamo di dare vita ad un dibattito costruttivo tra Federazione, piloti, team ed appassionati.
Folgori, iniziamo dalla Moto 4.
“Per quanto riguarda la Moto 4, pur rispettando i principi della categoria, come FMI riteniamo più utile che la filiera sportiva giovanile si rafforzi in questo momento verso una sola categoria, per evitare dispersione di piloti e risorse. Per questo stiamo spingendo molto la PreMoto 3 che dal 2019 sarà con un regolamento completamente nuovo grazie al monomotore, Yamaha, uguale per tutti i partecipanti. Questa classe avrà un abbassamento di costi e un livellamento di prestazione, con l’obbiettivo di far emergere il talento e la voglia dei singoli piloti, non il mezzo migliore”.
Su E-Motors ci siamo occupati anche del doping ed è emerso che nel CIV vengono fatti pochi controlli.
“Circa il doping, sicuramente si può fare meglio ma non dipende dalla FMI. I controlli vengono stabiliti, attraverso procedure molto complesse, dal Ministero della Sanità e dal CONI. Ogni anno, da 7-8 anni, in almeno un round del CIV abbiamo avuto i controlli a sorpresa del Ministero.Parliamo di 2-3 piloti a stagione, numero esiguo, ma non siamo purtroppo nella posizione di poterne effettuare ulteriori. Sicuramente, come già fatto in passato, richiederemo maggiori controlli”
Nota del Redattore – Nell’articolo CIV vs CEV c’è stata qualche inesattezza dovuta al fatto che in Italia si tende spesso a confondere il FIM CEV (competizione internazionale sotto l’egida della FIM) con l’RFME CEV (il Campionato Spagnolo organizzato dalla Federazione Spagnola). Torneremo su questo argomento cercando di offrire ai nostri lettori un’informazione quanto più corretta ed esaustiva.
Marianna Giannoni