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Antonella, il Mondiale visto con gli occhi di una mamma

Antonella, il Mondiale visto con gli occhi di una mamma
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“Mamma faccio ciolo”. Mamma, faccio da solo. Sono le prime parole dette da Enea Bastainini da bambino. Ha un carattere forte, deciso, fin dalla nascita. Non è mai stato molto loquace ma concreto. É cresciuto in una famiglia umile, unita, con valori solidi. Alle gare lo accompagna suo padre Emilio mentre sua madre Antonella lo segue da casa, davanti alla tv.

La mamma di Enea è solare, simpatica, allegra. Abbiamo fatto una piacevole chiacchierata con lei alla vigilia del Mondiale.

Antonella, come vivi questo momento?

“Tra mille impegni, tra casa, lavoro e cani. Abbiamo un alano ed un pinscher. Quando Enea scende in pista sale la tensione, fino al momento della bandiera a scacchi. Non ci si abitua mai. Non so come faccia Stefania, la mamma di Valentino Rossi che ha due figli in pista. Finisce di correre uno ed inizia l’altro. Sono emozioni fortissime. Cosa provo? Tensione alle stelle ed abbiamo un’intera stagione davanti”.

Andrai a qualche gara?

“Solo a quelle in Italia ed a Valencia. Mi piacerebbe andare in Australia  e mi affascina il Qatar ma al momento non riesco.  Noi mamme stiamo a casa, siamo dietro le quinte ma in prima linea. In autodromo di solito se ne vedono poche. Io quando vado cerco di stare in disparte, quando ha vinto la prima gara ero nel retro box e mi sono tremate le gambe. Andavo quando era bambino ed aveva più bisogno della mamma. Una volta, quando correva in minimoto, era rimasto senza benzina per colpa mia e me lo rinfaccia ancora. Ora va mio marito. Non potremmo andare entrambi, abbiamo un’attività da mandare avanti”.

Siete commercianti?

“Siamo ambulanti. Come si dice in Romagna, siamo “piazzarul”. Facciamo i mercati. Abbiamo la nostra bancarella di abbigliamento. Io faccio questo lavoro da 30 anni e lo amo. Potrei fare l’impiegata ma non mi ci vedrei chiusa in un ufficio, dietro una scrivania. Ogni mattina apro e chiudo la mia bancarella e sono felice. Quando non c’è mio marito mi aiuta qualche amica. Ogni tanto c’è qualcuno che ci chiede se siamo i parenti di Enea. Oggi mi hanno chiesto se sono la zia. E no, sono la mamma”

Poi ti porta a casa le coppe…

“Si, da spolverare ma non da lavare. A volte sono sporche di spumante ma da tradizione le coppe non si lavano”.

Nel paddock si parla spesso del ruolo dei genitori.

“Vorrebbero i piloti tutti orfani. Secondo me, per un pilota, è fondamentale avere un genitore nel paddock e soprattutto avere una famiglia solida. Non è tutto oro  come appare. Questi ragazzi fanno grandi sacrifici fin da bambini e devono sopportante delle tensioni molto forti a livello emotivo. Oggi sono delle star e domani dei signor nessuno. Io credo che i ragazzi andrebbero sempre sostenuti, incentivati, anche quelli che arrivano ultimi perché ci mettono impegno, passione e fanno cose che altri non riuscirebbero a fare”.

Sul ruolo dei genitori potete leggere anche l’intervista che abbiamo fatto qualche mese fa alla mamma di un ragazzino esordiente.

Marianna Giannoni – foto Massimo Menini