Quote rosa nel Mondiale Moto 3 ? L’idea di Daniela Tognoli
Quote rosa nel motociclismo? L’idea può sembrare una provocazione ma forse è l’unico modo per dare una svolta concreta, un segnale forte, ad un ambiente ancor oggi maschilista. L’idea delle quote rosa è di Daniela Tognoli, la prima donna che ha battuto gli uomini nella storia, che vinse una gara di moto prettamente maschile e prima Wild Card donna italiana Mugello.
Daniela gareggiò anche Nel Mondiale 125, prima su Honda poi su Aprilia. Ora segue Arianna Barale, una ragazzina di talento che sogna di diventare una campionessa di moto.
“Il mondo dei motori era, anzi, è molto maschilista – esordisce Daniela – io ero stata trattata molto male, praticamente da tutti, giornalisti compresi. Ero vista come la figlia di papà che giocava a fare la pilota. Cercarono in tutti i modi di tagliarmi fuori dall’ambiente. Oggi è diverso, ci sono più donne, ma sono ancora ghettizzate in alcune classi, in particolare nella 300cc. Nel Motomondiale c’erano Ana Carrasco e Maria Herrera ma non sono state aiutate, non sono state valorizzate le loro qualità. Maria nel CEV batteva Quartararo. Se supportata nel modo giusto avrebbe potuto puntare in alto in Moto 3, un campionato più facile rispetto al 300 o al 600 per una donna perché le moto sono più leggere. Le Supersport sono pesanti e più pericolose per le ragazze”.
Una donna potrebbe veramente sfondare nel Motomondiale?
“Nella Moto 3 ed anche nella Moto2 una donna forte potrebbe puntare al podio. Immaginate che ritorno d’immagine avrebbe un team con una ragazza sul podio nel Motomondiale? Ora sto seguendo Arianna Barale, una ragazzina di 12 anni che va già fortissimo sulle 2 tempi. Il mio obbiettivo è cercare d’inserirla in un’accademy ma non è facile. Ci sto lavorando e spero di riuscirci”.
In cosa consiste la tua idea di una quota rosa?
“Vorrei che la Dorna mettesse a disposizione uno posto per una donna in Moto 3. Questa quota spetterebbe alla miglior ragazza a livello internazionale e si potrebbero organizzare dunque delle selezioni tra tutte le ragazze per poter entrare nel mondiale. Ovviamente se ce ne fossero anche altre competitive, tanto meglio. Almeno una, una sorta di wild card fissa per una donna veloce, in grado di poter essere protagonista: Attorno a questa iniziativa si potrebbero creare apposite campagne di marketing, si potrebbero lanciare nuove bibite, si potrebbe dare nuova linfa un movimento che rappresenta in futuro”.