Si accedono i riflettori del round di Imola del Mondiale Superbike. Nella classe regina c’è un’unica wild card italiana ed è Lorenzo Zanetti.
Il pilota bresciano sarà in sella alla Ducati del Motocorsa Racing, team con il quale ha gareggiato nel 2018. Assente Michele Pirro che gareggerà come wild card al Mugello in MotoGP.
Zanetti è uno tra i migliori piloti del panorama internazionale. Lo abbiamo intervistato all’uscita dal lavoro. Avete letto bene, dal lavoro.
“Oggi sui social si definiscono tutti dei piloti professionisti – esordisce Zanetti – ma in realtà quasi tutti pagano per correre. Io lavoro tutti i giorni dalle 7 di mattina nell’azienda di famiglia. Dopo il lavoro mi alleno ed ho il privilegio di poter correre gratis grazie a Luca Conforti, un vero amico che mi ha aiutato tanto. Ha rinunciato a gareggiare lui per consentirmi di continuare a correre”.
Sul CIV Superbike si è abbattuta una tempesta di polemiche.
“Io sono favorevole alla presenza del Team Barni e di Pirro, sono uno stimolo per noi. Il fatto è che è un team da mondiale, con il quadruplo del budget e con un pilota da MotoGP. Normale quindi che ci sia un divario enorme. Gli altri team a livello regolamentare possono fare tutto ciò che fa Barni, ma non hanno il budget, le possibilità economiche per adeguarsi. Io nel CIV corro addirittura con un V2 quindi non faccio testo. La mia squadra è piccolina e con quello che abbiamo stiamo andando molto bene ”.
Il tuo obbiettivo al CIV?
“Non mi do degli obbiettivi, cerco sempre di dare il massimo. Tanto la domenica che vinca faccia terzo o un altro risultato, io al lunedì devo comunque andare al lavoro. Diciamo che vorrei cercare di lottare sempre per il podio. Ci sono alcune cose da sistemare ma possiamo farcela”.
L’obbiettivo per questo week-end ad Imola?
“Era da tanto che lavoravamo per poter fare questa wild card. Ringrazio Ducati, Motocorsa e Pirelli per questa opportunità. Imola è una tra le mie piste preferite e sono preparato. Non mi sono posto un obbiettivo, cerco di vivere una bella esperienza. Mi sono preparato bene e non mi spaventano le 3 gare perché ero abituato alle 2 gare lunghe in un giorno nel Mondiale SBK del 2012”.
Sei anche collaudatore Ducati.
“È un’esperienza che mi arricchisce molto a livello sportivo ed umano. Conosco la V4 perché è una moto che ho sviluppato fin dagli inizi durante test. Mi dispiace non poter gareggiare con il V4 nel CIV ma va bene così”.
Marianna Giannoni
Foto Dario Avancini