ARRC – Jo Speed racconta avventure e disavventure nella terra del Sol Levante
di Jonathan Serrapica
Eccomi ! Appena finito il weekend di gara. Sono seduto in aereo ancora dolorante, vediamo se riesco a intrattenervi un po’ .
Mercoledì – giovedì
Atterro in Giappone, per la mia prima visita in questa spettacolare nazione. Ci dirigiamo verso la pista, c’è il sole, è tutto ordinato e pulito, 1 ora e 30 e siamo in pista.
Il box è già pronto e le moto sono al loro posto le previsioni danno pioggia per tutto il weekend e un tifone dovrebbe passare giovedì notte a trovarci.
Non divago ma il sushi è spettacolare !
Venerdì
Siamo pronti finalmente per mettere le ruote nella famosissima pista di Suzuka! La strategia è semplice: 40 minuti di prove, 40 minuti in pista per conoscere il tracciato.
La moto sembra ok, le marce un pochino troppo lunghe. La sella che abbiamo modificato in Tailandia in questa pista mi crea problemi visti i continui cambi di direzione e delle frenate in discesa, ma non voglio cambiare nulla.
Nelle seconde prove libere, esco con delle marce un pochino più corte e mi trovo bene. Altri 2 secondi di miglioramento, ma trovo difficoltà nel mantenermi in posizione in frenata per la della modificata. Decido di provare a tornare su una sella normale per facilitare i cambi di direzione visto che la moto va bene e comincio ad avere un buon feeling.
Modifica che mi fa stancare meno e nelle terze prove libere scendo ancora di 2 secondi. Tutto sembra ok, in qualifica sono sicuro che posso migliorare ancora.
Le sospensioni in frenata sembrano non reggere il carico delle forti frenate in discesa, quindi per le qualifiche applicheremo uno step di molla per sorreggere queste frenate.
Sabato
Bella nottata di riposo, arrivò in pista carico, dell’acqua delle previsioni non si vede neppure una goccia. Le Qualifiche saranno asciutte e voglio riuscire a prendere il gruppo davanti.
Esco molto carico, durante il giro di lancio la moto sul dritto saltella, la sensazione è brutta sembra che qualcosa non sia fissato correttamente, decido di fermarmi al secondo giro per controllare.
Il team mi dice che è tutto ok e che per essere sicuri cambiamo la gomma posteriore. Torno in pista e ancora il problema persiste, è un saltellamento un po’ noioso ma il feeling con la moto è buono e mi permette di spingere più forte in frenata e in curva, decido quindi di compensare proprio in quel modo. Un saltellamento prima della doppia curva a sinistra che precede il rettilineo mi fa andare lungo e decidere di rientrare ai box per bere e riprovare.
Nel momento in cui rientro 2 moto stanno arrivando per lanciarsi nel giro veloce, è una buona occasione per non guidare solo ma seguire qualcuno di più veloce, spalanco il gas e mi accodo. Sto vicino nel rettilineo, nella frenata per la chicane stretta, sul rettilineo principale .. gli sono sempre vicino, staccato a per curva 1 e 2, dentro la moto, giù il gomito e riso ala care il gas.. Sono ancora lì con loro.. curva 3,4 idem… riesco a tenere il passo, gas aperto un saltellamento e entro in curva 5 un pochino tardi ma mi fido della moto e entro a cannone, cambio di direzione e via per la 6, loro sono ancora lì gas in mano e ……….. non so come spiegarlo a parole, forse è meglio una fotografia.
Perdo l’anteriore, mi trovo a scivolare per poco e a rotolare nella ghiaia per un po’… la moto salta, risalta e si stampa letteralmente sulle barriere di protezione, nella ghiaia, mi sento lucido e mi chiedo perché ???? Stavo andando forte, si ma non mi sembrava di esagerare, anzi sentivo che potevamo andare ancora più forte.
Qui si ferma un pochino il nostro weekend, la moto non sarà recuperabile per gara1, e dovremo usare la moto di riserva. I bei propositi di andare forte e seguire gli altri sono andati in fumo (o sulle barriere per restare in tema) con la moto standard sappiamo come sarà impegnativo finire la gara.
Mi dispiace per il team, e soprattutto per i meccanici che si sono trovati con tantissimo lavoro da fare, e poche speranze di essere ripagati con una buona prestazione.
Gara1
Esco con quello che i ragazzi sono riusciti a fare, e già nel giro di ricognizione la moto bacchetta ogni volta che si apre il gas, sono super concentrato per fare il meglio possibile visto l’enorme sforzo dei ragazzi. pronti via!! La partenza non è male, ma riesco a stare col gruppo solo poche curve, non importa, devo dare il 120%, più che per me, per loro.
Ogni giro cerco di imparare qualcosa e cerco di applicare il giro successivo, i tempi sono alti, ma ogni giro abbasso qualcosa, questo e l’importante. Finisco la gara, al 14esimo posto, 2 punti e la costanza di migliorare ogni singolo giro, nonostante i molti problemi della moto. Questa volta non importa, ho solo da ringraziare il team per essere riusciti a preparare una moto per gara1.
La serata sarà lunga, preparare la moto come la mia del sabato mattina sarà una cosa non banale, tutti sono sulla mia moto per cercare di fare il possibile per la domenica!
Ecco qui il sabato sera :
Domenica
Arrivo al circuito riposato, la pista è asciutta, possiamo provare se la moto è davvero come la precedente sono curioso e fiducioso.
Abbiamo solo 20 minuti di warm up per provare la moto, purtroppo non sono tanti.
Il tempo di uscire e provare a prendere confidenza, ma i tempi sono altissimi, la moto non si comporta come la precedente, non riesco a frenare forte, quando ci provo si scompone, l’anteriore non scende come dovrebbe.
Mi vengono in mente un paio di modifiche apportate il weekend precedente, e chiedo se sono state fatte, correggiamo il tiro e speriamo bene per gara2.
Nemmeno il tempo di dirlo e comincia a piovere, un tornato si abbatte sulla gara delle super sport causando ben 7 cadute in 3 curve, la gara viene sospesa, l’acqua che scorre nella pit lane tocca i 4cm !
Una volta passato, siamo pronti per la nostra gara, le moto sono da assetto da bagnato, purtroppo la mia non con lo stesso assetto di quando siamo andati forte.
Usciamo per il giro di ricognizione e cerco di prendere confidenza con la pioggia, in griglia non so bene come reagire, mi è sembrato che non ero capace a curvare, magari solo un po’ troppi pensieri dati dalla caduta precedente.
Si accendono i semafori si parte ! La partenza non è delle migliori, mi accodo al gruppo e capisco subito che la moto non mi aiuterà, la sento pesantissima e non riesco a portarla in curva, e una volta in curva, non riesco ne a riportarla su ne a tenere la linea, c’è poco da fare, l’assetto è lontanissimo dall’essere perfetto. Perdo subito il gruppo e mi trovo a girare solo, e a lottare con la moto ad ogni curva. Ho già fatto un danno questo weekend, non posso e non voglio fare il secondo, decido di portare a casa esperienza e moto intatta, piano piano, nel vero senso della parola ma con molta molta fatica, magari anche data dai dolori dell’incidente, porto la moto fino al traguardo, mi spiace ancora per il team che si aspettava una bella gara sul bagnato ma cosi, non ci siamo.
Restiamo positivi, per la china tornerà il nostro mago Filippo, e ci faremo trovare pronti per imparare qualcosa in più, applicarlo il più velocemente possibile e cercare di essere finalmente a girare col gruppo.
Ci vediamo in CINA l’8 agosto !!!