Situazioni analoghe ma reazioni opposte. Vi abbiamo parlato tanto di West che sta reagendo con rabbia, frustrazione, alla squalifica per doping. Oggi vi raccontiamo come sta affrontando la squalifica il campione di Super Cross Broc Tickle.
Il fuoriclasse americano dell?Ama Supercross aspettava una risposta da oltre un anno sul suo caso doping e finalmente è arrivata. Qualche settimana fa la FIM International Disciplinary Court ha imposto una sospensione di due anni, a partire dal 10 Febbraio 2018.
A seguito di un test di routine condotto nel 2018 durante una tappa del Campionato Mondiale AMA SuperCross a San Diego, Tickle era risultato positivo per 5-methylhexan-2-amine, sostanza proibita dalla FIM Anti-Doping
“Ho ricevuto una e-mail con la mia sanzione ufficiale dalla CDI che è responsabile della WADA e della FIM – racconta Tickle – Ovviamente è passato diverso tempo da quando sono stato ascoltato per l’ultima volta. Sono passati ben due anni dalla gara di San Diego del Supercross. Per me è difficile, ma ora posso studiare un piano e sapere se mi trovo nella direzione giusta. Ho trascorso momenti difficili dall’ultima mia udienza, specialmente nel rimanere concentrato sul mio allenamento e sulle piccole cose, il tutto perché non sapevo se potevo tornare a gareggiare. È stato un processo lungo e complicato, durato per tutto l’anno. Ma a questo punto avrò il mio piede destro davanti al sinistro, come si dice dalle mie parti. Adesso ho intenzione di ottenere la certificazione per diventare personal trainer. Ho voglia di lavorare duramente anche per ottenere la certificazione USMCA in modo da tenermi occupato per i prossimi nove mesi e spero che, quando sarà il momento di correre, possa mettere le cose in riga per ripresentarmi ed essere bravo e veloce come prima. Sono stato sospeso, lo accetto. Quindi per me ora è un riadattamento. Come ho detto, in un certo senso sono felice, ma dall’altro voglio solo tornare di nuovo in pista!!”
Andrea Periccioli