Marco Simoncelli. Ritratto inedito del grande Sic
Marco Simoncelli era il classico romagnolo DOC. Spontaneo, solare, estroverso, divertente.
In passato veniva soprannominato “Superpippo” per il suo fisico alto e il suo passo ciondolante ma poi è diventato per tutti “Sic”oppure “SuperSic”. Amava mangiare la piadina romagnola, trascorrere il suo tempo libero con la famiglia, la fidanzata Kate e gli amici. Viveva in una villa immersa nel verde tra Coriano e Sant’ Andrea in Besanigo dove i suoi cani avevano tutto lo spazio necessario per muoversi in libertà.
Prima di laurearsi campione si era diplomato sui banchi di scuola. Aveva frequentato per quattro anni il Liceo Scientifico ma vista l’impossibilità di conciliare moto e studio aveva cambiato scuola e aveva superato l’esame di maturità all’istituto per dirigenti di comunità.
La sua arma vincente probabilmente era il carattere: aveva una forza interiore granitica che non si è scalfita neppure nei momenti più difficili. Simoncelli ha sempre creduto in se stesso lottando contro ogni avversità.
Nelle prime gare del 2008 ha pianto più di una volta davanti alle telecamere televisive ma quelle lacrime liberatorie sono state il fertilizzante che ha fatto germogliare le sue imprese. Quelle prime delusioni hanno accresciuto la sua voglia di riscatto, di dimostrare a tutti il suo valore.
A livello caratteriale assomigliava al suo amico Valentino Rossi ma non voleva essere considerato un suo clone e rivendicava la sua unicità. Si allenava regolarmente con il campione di Tavullia nella stessa palestra a Pesaro e con la moto da cross una volta a settimana. Rossi è sicuramente il pilota che stimava di più. Faceva tesoro di ogni suo consiglio ma stimava molto anche Manuel Poggiali nonostante avesse un carattere completamente diverso dal suo. A differenza di molti suoi coetanei Marco Simoncelli non era molto esperto di calcio, seguiva l’ Italia e il Milan ma non era un grande tifoso.