Formula1: riprende da dove aveva lasciato ma con un Alonso in più
La prima gara della stagione di Formula1 è andata in archivio, e ci ha praticamente lanciato un messaggio ancora più chiaro di quello dello scorso anno. Il Bahrain è stato molto convincente, Max Verstappen e la Redbull volano, mentre Ferrari e Mercedes sono indietro. La novità o per meglio dire la sorpresa, è la Aston Martin, che si candida a quarta forza, ma rischia in positivo di andare anche meglio. Le novità e delusioni non si chiudono qui, quindi cerchiamo di fare il punto dopo il primo finesettimana della stagione.
La RB19 è imbattibile e Max ringrazia. Alonso gongola con la AMR23
Verstappen può andare via dal circuito di Sakhir con un sorriso enorme, la supremazia della RedBull è il primo fattore che si evince dopo la prima uscita del 2023. Una vettura la RB19 che non ha concesso margine di battaglia a nessun’altra, ed ha mostrato un consumo gomme imbattibile. La doppietta era nell’aria certo, ma nessuno poteva pensare che la gara dei due alfieri della casa austriaca potesse essere così in discesa. Max vince senza problemi una gara condotta dallo start alla bandiera a scacchi, mentre Sergio Perez dopo una partenza non esaltante, riesce a prendersi la seconda posizione e a salutare il resto del gruppo.
L’altra vettura che esce dal Bahrain con una valutazione altissima è la AMR23, perché nessuno si aspettava una monoposto così performante da parte di Aston Martin. La macchina si è dimostrata la seconda forza del mondiale al momento, e tutto ciò fa felice Fernando Alonso. Lo spagnolo va a podio alla veranda età di 41 anni, e grazie alla sua voglia da ventenne, chissà che prima o poi non tenti il colpo grosso. Certo è ancora presto, ma la gara di Fernando è stata importante, fatta di sorpassi chirurgici come quello su Lewis Hamilton, e mostrando un passo convincente (ovviamente dietro alle due RedBull). Il compagno di squadra di Nando anche può essere felice, Lance Stroll giunge sesto in una gara dove non doveva nemmeno esserci, ma il canadese ha stretto i denti ed ha concesso una performance notevole.
Ferrari e Mercedes?
Le grandi sconfitte dopo il primo round sono le due scuderie che erano chiamate a ridurre il gap con la RedBull. La Ferrari esce con le ossa rotte da Sakhir, perché avere un problema di affidabilità alla prima gara non è un buon segno. Il campanello si è acceso a Maranello, e vedere un Charles Leclerc che dopo aver condotto una solida gara come terzo pilota in pista, è stato costretto ad abbandonare la gara per un problema che non era mai emerso prima, apre già ad incubi che si speravano superati. Carlos Sainz ha fatto la sua gara, un quarto posto che ci dice però, che la SF23 ha un problema, ovvero, una forte usura delle gomme, soprattutto con la mescola dura. Ora bisognerà capire sé il problema durerà, oppure sarà risolto già dal prossimo appuntamento.
La Mercedes non ha evidenziato problemi di affidabilità, ma forse esce anche peggio del Cavallino Rampante. La W14 non è mai stata della partita tra le vetture dietro a RedBull. Hamilton non è mai riuscito ad avvicinarsi a Sainz in maniera decisiva, ed inoltre ha subito un sorpasso netto e deciso da Alonso. George Russell era irriconoscibile, non è riuscito nemmeno a stare vicino al compagno. Il britannico ha chiuso settimo, e sarebbe stato l’ultimo, tra le migliori quattro scuderie sé non ci fosse stato il ritiro di Leclerc. Toto Wolff non è felice della macchina, ma il punto, è che a Stoccarda non sanno come uscire da questa orrenda situazione.
La Williams appare migliorata, notte fonda invece per McLaren
Nella gara degli “altri”, possiamo premiare un Valteri Bottas che con la sua Alfa Romeo, è giunto ottavo, mentre il compagno di squadra Zhou Guanyu, c’è sembrato abbastanza in difficoltà. Pierre Gasly partito ultimo ha rimontato fino alla nona posizione, mentre Esteban Ocon con l’altra Alpine, ha battuto tutti i record di penalità, che si possono prendere in una gara. Bellissima la prima della Williams, con Alexander Albon decimo ed il rookie Logan Sargent dodicesimo alla sua prima gara. Malissimo la McLaren, con Oscar Piastri ritirato e un Lando Norris ultimo in gara, dopo che la MCL60 ha illustrato in pista tutti i suoi limiti. Ora il campionato tornerà il 19 marzo, tra i vicoli stretti del circuito di Jeddah in Arabia Saudita, la speranza che lo strapotere della RedBull possa essere minore, per avere una gara più viva rispetto a quella del Bahrain.
Riccardo Ventura