Inchiesta – A livello fisico, uomini e donne possono competere assieme nel motorsport? La parola al Dottor Benedettini.
Il motorsport è un ambiente soprattutto maschile, fin dagli arbori. Le donne ci sono sempre state ma prevalentemente come compagne dei piloti, ragazze immagine, addette all’ hospitality, alla comunicazione o alla logistica. Negli ultimi decenni sono emerse una serie di brillanti ingegnere, tra cui Sara Cabitza, ma le pilote vengono viste con un certo scetticismo.
Nell’automobilismo, l’eccellente lavoro svolto da Susie Wolff, ha dato i suoi frutti e sebbene in questo momento non ci siano donne pilota di Formula 1 , ci sono donne in ruoli di primaria importanza e il campionato mondiale femminile W Series si svolge negli stessi week-end della Formula 1.
Anche il motociclismo ha fatto passi gigante rispetto al passato e la Womens European Cup è in piena crescita.
Gli appassionati, però, sono ancora molto scettici. La maggior parte dei tifosi considera gli uomini superiori alle donne ma è realmente così? Abbiamo interpellato Marco Benedettini, un medico sportivo di grande esperienza, competente e preparato.
Quali sono le differenze fisiche, muscolari, tra uomini e donne?
“La differenze muscolari tra uomini e donne sono l’aspetto più evidente. Le donne hanno meno massa muscolare sia in assoluto che relativamente alla loro massa corporea.
Ma se esiste una differenza quantitativa di massa muscolare non esistono differenze di tipo qualitativo, cioè le fibre muscolari sono le stesse. Parlando di muscoli una differenza fondamentale tra uomini e donne è la presenza negli uomini dell’ormone testosterone che incide direttamente ed in modo fondamentale sui muscoli e sulla forza muscolare. Anche le donne producono testosterone ma circa dieci volte in meno come quantità rispetto agli uomini”.
Può essere sufficiente un buon allenamento per livellare le differenze?
“Bisogna chiarire che tipo di forza sia utile nel motociclismo. Sicuramente una buona e tonica massa muscolare è fondamentale per sopportare i carichi imposti dalla moto e dalle accelerazioni e decelerazioni durante la guida. La forza massimale non è la principale e la più utile in questo sport, meglio sviluppare la forza resistente associata ad una buona mobilità delle articolazioni. Non a caso nelle gare di atletica di resistenza i record del mondo hanno tempi molto vicini tra uomini e donne, pur esistendo ancora un divario di circa il 15%. Le donne hanno una forza resistente ed una capacità di sopportare la fatica molto vicina a quella degli uomini, se non in alcuni specifici casi superiore.
Per concludere un buon allenamento della forza resistente e della mobilità articolare potrebbe portare le donne ad avvicinarsi molto alle prestazioni degli uomini anche nel motociclismo”.
A livello di riflessi sono gli stessi quelli degli uomini e delle donne?
“Le differenze cerebrali tra i due sessi sono ancora oggetto di ampia discussione tra gli scienziati.
Generalizzando si può dire che gli uomini possiedono più materia grigia (circa 9%) distribuita in maniera diversa dalle donne con più materia bianca, quindi più portato per le abilità spaziali, come il senso dell’orientamento, la caccia, il fuggire e l’inseguire. Le donne, invece, hanno più materia grigia disposta nei lobi frontali e più connessioni quindi notevole abilità espressiva e comunicativa.
Per quanto riguarda i riflessi sicuramente in epoche remote l’uomo aveva maggiore possibilità di affinare i riflessi con la caccia, al giorno d’oggi tale differenza penso sia risibile. Purtroppo ancora oggi molti aspetti che riguardano la fisiologia del cervello rimangono sconosciute”.
Uomini e donne possono, a livello fisico, competere assieme e ad armi pari nel motociclismo e nell’automobilismo?
“Secondo mio modesto parere, visto il continuo assottigliarsi delle differenze competitive tra uomini e donne, arriverà il giorno dove le donne competeranno ad armi pari con il sesso maschile.
Ciò non significa che verranno annullate le differenze fisiologiche tra i due sessi, ma dobbiamo aver presente che una prestazione, soprattutto di alto livello, è composta da una serie di variabili molto vasta non inquadrabile in una singola qualità.
Devo anche sottolineare il fatto, non sicuramente marginale, dell’aspetto culturale. E’ da pochi anni che le donne si cimentano in gare con gli uomini soprattutto a livello amatoriale tipo corsa, ciclismo ecc. Molto spesso tali prestazioni non depongono certo a favore degli uomini, creando spesso vere e proprie crisi di identità nel sesso “forte” “.
Vedremo mai una donna in MotoGP?
“Molto probabilmente si, lo auspico !“
Marianna Giannoni
Foto di repertorio