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Joan Lascorz – 9° alla Dakar “Un potente esempio di vita”

Joan Lascorz – 9° alla Dakar “Un potente esempio di vita”
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“Gracias por este ejemplo de vida tan potente”. Manolo Burillo, in un post su Facebook, celebra l’impresa di Joan Lascorz definendolo “un potente esempio vita”. Non ci potrebbero essere parole migliori per definire Lascorz, un pilota che ha scritto la storia dello sport mondiale. È stato il primo pilota pilota tetraplegico a partecipare alla Dakar e non si è limitato ad essere presente ma ha conquistato il 9° posto in classifica finale dopo una straordinaria prestazione.

Durante la Dakar, Joan Lascorz è stato debilitato dalla febbre dovuta ad un’infezione all’apparato urinario ma non si è assolutamente arreso, anzi, ha dimostrato la sua determinazione, il suo talento e una grandissima lucidità mentale. Alla Dakar è molto facile commettere ma Lascorz è stato autore di una gara semplicemente perfetta

“Siamo giunti alla fine della Dakar – ha commentato Lascorz al traguardo a Jeddah – Grazie a tutte le persone che ci hanno aiutato. Grazie di cuore a tutti, senza tutti voi non sarebbe stato possibile.
È stata una Dakar molto dura. Non solo per me ma quelli che hanno partecipato ad altre Dakar mi hanno detto che questa è stata piuttosto difficile. Ho sofferto molto in questi giorni. Quando la febbre è salita ho pensato che il giorno dopo mi sarei ripreso. Ogni volta che andavo a dormire pensavo che mi sarei svegliato sentendomi meglio, ma i chilometri si accumulavano nel mio corpo e ogni mattina che mi svegliavo ero più stanco e affaticato. Io e Miguel Puertas abbiamo guidato bene fino alla fine, giorno dopo giorno senza commettere errori.

Il buggy ha funzionato benissimo. Ringrazio il team Buggy Masters Team per il lavoro svolto. Abbiamo partecipato a tutta la Dakar senza forare una sola ruota, senza rompere nessuna cinghia di trasmissione, Miguel non ha mai dovuto prendere pala per tirarci fuori da una duna, non ci siamo mai incastrati. Ora ho bisogno di un po’ di calma, di silenzio, dopo tanti giorni tra il rumore dei motori, dei turbo compressori, di gente che lavora giorno e notte.

Grazie a tutti per averci aiutato a realizzare questo sogno. Eccoci qua! Obbiettivo raggiunto: Dakar finita. Senza allenamento, senza conoscere il mezzo, non gareggiavo da due anni ed eccoci al traguardo, siamo arrivati ​​al podio finale!”.

Marianna Giannoni