La Formula1 ed un Budget Cup tutto da interpretare
La speranza era che questa volta la Formula1 aveva capito dai propri errori, ed invece tutto è rimasto uguale. Il finesettimana di Singapore si è aperto, come peggio non si poteva. Un tuono a ciel sereno, che rimette in discussione, tutti i limiti della FIA. La notizia è quella della violazione del Budget Cup, da parte di RedBull ed Aston Martin. Il verdetto ci sarà mercoledì, la paura che tutto possa finire come sempre, è dietro l’angolo.
L’importanza del Budget Cup in Formula1
Il Budget Cup nasce per limitare le spese, e cercare di chiudere la forbice di disuguaglianza tra i team più grandi e quelli più piccoli. Una pratica che si vede anche in altri sport, e che la Formula1 ha attuato, per rendere sempre meglio il suo prodotto. La spesa limite per il 2021 era stata fissata a 145 milioni di dollari, che dovrebbe scendere quest’anno a 140, per poi attenuarsi nel 2023 a 135 milioni. Il problema è che questo tetto non è stato rispettato, creando un caos non da poco.
La notizia trapelata ma che sembra confermata, è quella che appunto Aston Martin e RedBull siano andati oltre, la spesa di 145 milioni nel 2021. La casa inglese sembra non tremare più di tanto, avendo speso da come giungono notizie, nemmeno il 5% in più del limite. La più grande preoccupazione riguarda la casa austriaca, che proprio lo scorso anno è tornata a vincere il titolo. La sua spesa sembra molto superiore, ed è qui che in molti si sono scagliati. I ricordi vanno ai tanti aggiornamenti portati sul finire di stagione scorso, che hanno permesso alla RedBull di competere e battere, la Mercedes che invece si era fermata per rispettare le spese.
Un caos che non piace a nessuno soprattutto ai rivali
Questa storia ovviamente, non va giù ai rivali della casa di Helmut Marko. La Mercedes e la Ferrari hanno subito tuonato contro, dichiarando che spendere anche solo 5 milioni in più, fa una differenza notevole per almeno 2/3 anni di sviluppo. Un caos vero e proprio, alla quale la FIA dovrà mettere rimedio, senza scontentare nessuno. Queste sono supposizioni ovviamente, vedremo la difesa, ma una cosa è sicura. Qualsiasi cosa verrà decisa mercoledì a Parigi, creerà un precedente molto pericoloso.
La speranza è una sola, che non ci siano parti grigie del regolamento. Le parte grigie lo sappiamo, fanno la fortuna delle case, ma mostrano anche i limiti dei regolamenti. Limiti che la F1 ha sempre mostrato, come quelli del 2009, con la famosa Brawn GP. Ora, nessuno dice che questo potrebbe trasformarsi in tutto ciò, ma il rischio è molto alto. Lo sviluppo raggiunto, potrebbe essere determinante da qui al 2026, anno in cui il campionato di Formula1 subirà una nuova rivoluzione.
Ci vuole una presa di posizione forte e chiara
Il compito di decidere la sentenza spetta solo ai giudici, che poi ci spiegheranno le motivazioni delle loro scelte. Una cosa però va detta, nel caso in cui il reato venga confermato, ci vuole una posizione forte e rigida. Una macchia questa, che potrebbe essere alla pari della Spy Story del 2007, visto che in gioco c’è la credibilità del campionato. Ora si attende mercoledì per capire il tutto, ad oggi sono voci, insistenti ma pur sempre voci. L’unica cosa che si spera è che la FIA dia risposte chiare, cosa che non accade durante le gare, ma qui forse la situazione è molto più complessa ed importante.
Riccardo Ventura