La HAAS saluta Schumacher ed abbraccia Hulkenberg
La Formula1 si avvicina al suo atto conclusivo della stagione, e con esso arrivano le ultime notizie rilevanti la line-up del 2023. La notizia che ha scosso la mattinata arriva direttamente dalla scuderia statunitense HAAS. La casa ha infatti ha annunciato che il pilota della prossima annata sarà Nicolas Hulkenberg. Il tedesco così rientra in F1, dopo aver passato 3 anni come wildcard, con un’età non proprio giovanile. Saluta così la categoria Mick Schumacher, dopo due anni passati in F1. Una notizia che in realtà era quasi scontata, ma che comunque chiude una telenovela aperta ormai da troppo tempo.
Il ritorno di Hulkenberg a cosa serve?
Nico come detto, torna in F1 dopo 3 anni passati a fare le sostituzioni in questo campionato. Il suo ultimo vero anno è stato il 2019, dove aveva corso con Renault. Il tedesco ha collezionato 4 gare negli ultimi tre anni, sostituendo dei colleghi. Nel 2020 salì sulla Racing Point a Silverstone e sempre con la ormai Aston Martin, ha corso anche il suo Gp di casa a Nürburgring. Quest’anno invece, ha preso parte alle prime due gare proprio con l’Aston Martin. Ora il suo tempo di tornare permanentemente sulla griglia è tornato, per la sua felicità e quella della HAAS.
La scelta di HAAS viene fuori dopo la stagione attuale. Una stagione che ha dimostrato quando un pilota esperto faccia ancora la differenza, vedasi l’annata di Kevin Magnussen. La scuderia a stelle e strisce aveva provato ad invertire il trend, prendendo per la stagione 2021 due Rookie. I Rookie erano Mick Schumacher e Nikita Mazepin. Il russo è stato il primo ad essere sostituito, dopo i recenti cambiamenti geopolitici. Questo ha riportato in HAAS, un pilota solido come Magnussen, che ha disputato un campionato importante. Tutto ciò, ha convinto Gunther Steiner a rimettere al centro del progetto due piloti esperti che conoscono bene la categoria.
Schumacher una vera e propria bocciatura
Il 2022 sembrava essere l’anno della conferma per il piccolo Schumacher, che però ha trovato sulla sua strada un grande Kevin. Il tedesco quest’anno non aveva più un compagno di scuderia, molto simile a lui soprattutto per kilometraggi in F1, ma aveva un pilota fatto e veloce. Il distacco si è visto subito anche se c’è stato un momento in cui Mick, sembrava sulla strada giusta. Una strada però che ha trovato ancora difficoltà, ed ha inclinato i rapporti tra lui e Steiner. Tutto ciò ha portato poi alla decisione che ne è venuta fuori, con il giovane ragazzo che ora è completamente fuori dalla F1 per il 2023.
Gli errori sono stati molti, soprattutto i crash, ovvero i tanti incidenti che durante la stagione si sono verificati. Il primo e forse il più grave, è quello durante le qualifiche a Jeddah, per il GP dell’Arabia Saudita. Altri sono stati gli errori, come quello a Suzuka durante le libere per il GP del Giappone. Errori che costano molto, visto gli ingenti danni riportati sulla VF-22. I due sbagli poi, sono molto gravi, visto che il primo non ha permesso al tedesco di correre il GP. Il secondo invece, è accaduto mentre pioveva e nessuno ma forse neanche lui, stava spingendo in pista. Gli errori, insomma, sembrano il motivo della non riconferma del ragazzo.
Il 2023 diventa cruciale sia per Hulkenberg che per Schumacher e forse anche per HAAS
Un 2023 che sarà senza ombra di dubbio cruciale per i due piloti tedeschi, in maniera ovviamente diversa. Hulkenberg dovrà dimostrare a Steiner di essere della stessa pasta del danese, che dopo aver portato la prima Pole nella storia della HAAS, vede il suo posto in cassaforte almeno per molto. Nico dovrà mettere in pista tutte le sue conoscenze, e sin da subito deve pareggiare il confronto con il compagno, anche se il prossimo anno avrà 36 anni. Schumacher ha davanti a lui, un 2023 da ricostruire. Le voci che lo vedono terzo pilota Mercedes sembrano fondate, ma forse a Mick serve gareggiare. Lui deve ritrovare le sue doti di guida, o magari salutare la F1 per sempre, per trovare altri campionati dove diventare importante. Il tedesco ha vinto nel 2018 la F3 e nel 2020 la F2. Questo qualcosa significherà, vista anche la giovane età. Certo, che anche per HAAS e soprattutto per Steiner, il 2023 dovrà dimostrare che la strada intrapresa sia quella giusta.
Riccardo Ventura
Foto Sky