“Sono cresciuto nell’ autodromo di Misano. Da bambino ho corso moltissime gare ed ho splendidi ricordi. Il più bello risale al 1997 quando vinsi la mia prima gara di moto. Gareggiavo in sella ad una Honda 125 del team Matteoni e questo successo mi consentì di conquistare il titolo italiano 125”.
Melandri raccontava così l’inizio della sua carriera in una vecchia intervista, ripescata dall’archivio.
Nel week-end conclude la sua lunga carriera. Nel suo palmares il secondo posto nel Mondiale 125 dietro ad Alzamora che gareggiava proprio con il team Matteoni, la squadra che lo aveva lanciato.
Nel 2002 ha vinto il Mondiale classe 250 con ben 9 successi all’attivo.
Molto positivo il 2005 in cui si è classificato 2° nel Mondiale MotoGP dietro all’imbattibile Valentino Rossi.
Nel 2011 è approdato in SBK è la sua prima stagione è stata subito convincente. Ha lottato fino alla fine per il titolo iridato conquistando il secondo posto finale. L’anno successivo si è classificato 3°, successivamente è stato protagonista, ha conquistato qualche vittoria e numerosi podi però nulla poteva contro lo strapotere dei piloti Kawasaki, in particolare di Rea.
Il suo 2019 è stato piuttosto anonimo, probabilmente aveva finito motivazioni e energie.
Melandri, cresciuto sulle piste di minimoto della Romagna, è stato oscurato da stelle più brillanti: da Capirossi a Poggiali, da Dovizioso a Simoncelli. Probabilmente gli è mancato un quid per riuscire a diventare un fuoriclasse.
Quel quindi era la costanza. Spesso cadeva, s’infortunava e comprometteva la classifica. Vi invitiamo a leggere l’intervista a Massimo Matteoni.
Matteoni “Melandri era fortissimo. Gli mancava solo un po’ di costanza”
Foto di copertina da: https://www.yamaha-racing.com/
MG