Matteo Ferrari si racconta “Nel 2019 ho provato emozioni indescrivibili. Nel 2020 cercherò di ripetermi”
Matteo Ferrari è entrato di diritto nella storia, diventando il primo vincitore del nuovissimo campionato MotoE. Il pilota del Team Gresini ha trovato fin da subito un ottimo feeling con la moto Energica, laureandosi campione nell’ultimo round di Valencia. Un grande risultato, raggiunto grazie al duro lavoro svolto nel corso degli anni passati. Non manca una dedica ai propri genitori, che lo hanno sempre supportato.
Abbiamo parlato con Matteo di questo successo, analizzando anche la sua prima stagione nel CEV con il Team Promoracing e dell’intenzione di approdare nel Mondiale Moto2.
Matteo, quali sensazioni hai provato nel diventare il primo Campione MotoE?
“Per me è stato un sogno diventato realtà. Mi sono tornate in mente tutte le avventura affrontate nel corso della mia carriera, dai momenti belli a quelli brutti. Una volta tagliato il traguardo sono salito al settimo cielo. Non è semplice descrivere questi momenti, un’emozione veramente indescrivibile. Esserlo per primo in una nuova categoria è qualcosa di speciale”.
Dedichi a qualcuno questo successo?
“Lo dedico soprattutto a mio babbo, scomparso qualche anno fa. Senza di lui non sarei riuscito ad arrivare dove sono adesso. Gli avevo promesso che, un giorno, sarei tornato nel Mondiale per vincere un titolo. Così è stato, promessa mantenuta. Senza dimenticare mia mamma. Ha sempre creduto in me, anche nei momenti più complicati della mia vita. È la dedica perfetta per tutti gli sforzi fatti. Un sentito ringraziamento va anche a Fausto Gresini, che mi ha dato l’opportunità di correre e vincere in MotoE”.
Quanto ti ha aiutato avere la figura di Michele Pirro come manager?
“Avere Michele Pirro al mio fianco è stato fondamentale. È un pilota di grande esperienza. Insieme analizziamo tutte le informazioni nei fine settimana di gara. Io apprendo da lui, riesce a darmi moltissimi consigli. Mi ha trasmesso tanti piccoli dettagli che mi hanno permesso di fare la differenza. E’ diventato un mio punto di riferimento”.
Qual è stato il punto di svolta della stagione?
“All’inizio parti sempre con l’idea di vincere. Parliamo però di una categoria nuova, quindi bisognava capire tutte le varie dinamiche. Il punto di svolta è stata, sicuramente, la tappa di Misano. Grazie a quella doppietta sono riuscito a portarmi in testa al campionato. Mi sono reso conto che il titolo stava diventando qualcosa di concreto. A Valencia la pressione si è fatta sentire, ma ho saputo gestirla alla perfezione”.
Come giudichi la categoria elettrica dopo questa prima stagione?
“Inizialmente ero titubante, non sapevo bene cosa aspettarmi. Devo dire, però, che è stata una vera sorpresa. Tutti partivamo da zero, nessuno conosceva la moto. Alla fine, la differenza l’ha fatta l’esperienza. Le gare sono state bellissime e mi sono divertito molto. La MotoE rappresenta il futuro del motociclismo. Adesso so che sono molti i piloti che vorrebbero venirci a correre”.
Hai esordito anche nel CEV Moto2. Opinioni dopo questa prima stagione?
“Per me è stato una sorta di allenamento. Avevo intenzione di provare la Moto2, non ne avevo mai avuto l’occasione. La categoria è molto difficile, vi corrono piloti di livello internazionale. Abbiamo disputato delle belle gare, mi ritengo molto soddisfatto. L’obiettivo è arrivare a disputare alcune wild card nel Mondiale l’anno prossimo, sempre con il Team Gresini. Un giorno mi piacerebbe disputare una stagione completa in Moto2”.
Com’è stato correre in due campionati?
“È stato sicuramente impegnativo coordinare tutti gli impegni, tra MotoE e CEV. Soprattutto all’inizio, poi ci ho fatto l’abitudine. La cosa positiva è che sono rimasto tanto tempo in moto, sono riuscito a migliorare di gara in gara. Allo stesso modo, la Moto2 è stato un allenamento importante in vista della MotoE, nel CEV hai la possibilità di girare molto durante il fine settimana”.
Obbiettivi per la prossima stagione?
“L’obiettivo principale sarà quello di difendere il titolo nel campionato MotoE. Il livello sta crescendo, ma io ci metterò tutto me stesso per provare a raggiungere il mio intento. Non prenderò parte al CEV. Come detto, con Fausto Gresini cercheremo di programmare delle wild card nel Mondiale Moto2. Il tutto in modo da iniziare a prendere confidenza con la nuova moto motorizzata Triumph. Ancora nulla è definito, ne stiamo parlando in questi giorni”.
Andrea Periccioli