Un grande pilota ed un grande uomo. Michele Pirro è l’emblema del motociclismo italiano. Probabilmente è il pilota più stimato in ambito nazionale ed internazionale, per il suo talento ma soprattutto per il suo carattere.
Ha collezionato 80 vittorie nel Campionato Italiano Velocità e 7 titoli italiani di cui 4 in SBK. Ogni anno trova nuovi stimoli per onorare al massimo il CIV con la Ducati del Team Barni.
A detta di tanti, meriterebbe di gareggiare a tempo pieno in MotoGP o nel Mondiale SBK ma non si lamenta, lavora con professionalità, serietà e passione. Quando non è in sella, è impegnato al Garage 51 Store, cerca di crescere nuovi talenti e partecipa ad iniziative che toccano il cuore. Ieri, ad esempio, era Misano per l’inaugurazione di Via Marco Simoncelli.
Michele, come valuti la tua stagione nel CIV?
“È stato un anno molto importante. Abbiamo portato al debutto la nuova Ducati V4 R. C’erano molte incognite ad inizio stagione, era tutto da scoprire perché un conto é provare la moto nei test ed un altro é in gara. Certo, il potenziale era alto ma era tutto nuovo. Abbiamo trovato avversari di alto livello, uno su tutti Lorenzo Savadori su Aprilia, ma siamo riusciti a fare del nostro meglio conquistando il titolo tricolore con 9 vittorie e 3 secondi posti”
Qual è il tuo ricordo più bello del CIV 2019?
“Sicuramente la prima vittoria della stagione con la nuova moto è stata molto emozionate. Sono state belle anche le gare finali di Vallelunga, in particolare Gara 2, dove ho imposto un ritmo veloce e costante per tutta la corsa”.
Hai una dedica particolare per il tuo settimo titolo italiano?
“Questa vittoria è merito del Team Barni che ha fatto un grandissimo lavoro nel corso di tutta la stagione. Ringrazio dunque la squadra, le Fiamme Oro che mi sostengono, le persone che mi stanno vicine e che mi danno sempre un grande supporto quindi la mia famiglia, la mia ragazza e tutti quelli che sono al mio fianco. Quando si vince così non é merito di una singola persona ma é il gruppo che fa la differenza ”.
Tra i protagonisti del Campionato Italiano Superbike c’è stato anche il tuo allievo Samuele Cavalieri. Come valuti la sua stagione?
“Il Campionato Italiano è cresciuto molto in questi anni a livello di qualità e bisogna riconoscere il merito agli organizzatori. Riguardo a Samuele, sono contento perché ha dimostrato, ancora una volta, di essere un pilota che può andare forte e l’ho sempre saputo. Sono anche un po’ deluso perché ha fatto varie gare al di sotto delle sue aspettative ed è rimasto lontano dalle posizioni che potenzialmente che gli competono. Questo è costato il terzo posto in classifica finale”.
Programmi per il 2020?
“Nella prossima stagione sarò nuovamente collaudatore Ducati e prenderò parte ad alcuni Gran Premi di SBK e MotoGP come wild card. Spero di partecipare nuovamente al Campionato Italiano Superbike ma lo decideremo, assieme a Ducati, nelle prossime settimane”.
Andrea Periccioli
Foto: Dario Avancini – OLYMPUS DIGITAL CAMERA