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MotoGP: Marc e Fabio due fenomeni spenti che rivogliono la luce

MotoGP: Marc e Fabio due fenomeni spenti che rivogliono la luce
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Il Mondiale di MotoGP è un affare tra le case europee, con la KTM e l’Aprilia che provano a tenere il passo della prima della classe Ducati. Le gare vedono giungere davanti sempre le loro moto, segno che in 20 anni la classe regina è cambiata totalmente, figlia di nuovi regolamenti e di sviluppi che hanno aiutato il passaggio della torcia. Tutto questo, fa felici i piloti delle case del vecchio continente, ma porta la notte sulle case giapponesi e quindi su due dei talenti più importanti della griglia. Le facce spente di Marc Marquez e Fabio Quartararo, dopo i test di Misano, sono la vera cartolina del momento delle case asiatiche.

Marquez e quel bivio che ormai pare sempre più realistico

Il Marquez dopo l’infortunio del 2020 è radicalmente cambiato, i suoi super salvataggi e quella voglia di rischiare fino alla fine sono giustamente venuti meno. Perché lo spagnolo dovrebbe mettere sempre quel qualcosa in più, quando la Honda non sembra voler migliorare? La casa di Tokyo ha portato una moto completamente differente a Misano, eppure Marc è stato chiaro. La moto è sì cambiata, ma il problema dell’aderenza al retrotreno è ancora presente. Ovvero, il problema principale sulla RC213V. Il perno per il quale i piloti Honda cadono così spesso durante i weekend di gara.

Il Marc di un tempo sarebbe stato capace di alleviare a questi difetti, portando il titolo MotoGP a casa, ma ora anche lui inizia a capire che è meglio tenere di più alla salute. Il suo 2023 è condito da moltissime cadute, sempre per la perdita dell’anteriore senza preavviso. Una denuncia non giunta solo dall’otto volte campione del mondo, ma anche dal compagno Joan Mir. Mir è forse il pilota che più si è perso, la sua voglia in sella alla Honda è pari allo zero. Takaaki Nakagami anche ha parlato dei difetti della moto, mentre Alex Rins unico a vincere quest’anno con la moto nipponica, si è infortunato. Inoltre, Rins il prossimo anno salirà sulla Yamaha, rescindendo con Honda, questo ci fa intendere tutto il suo malcontento.

Il solitario Quartararo sempre più giù     

Quartararo fino allo scorso anno, cercava di tenere le sorti della M1 il più in altro possibile in MotoGP, ma ora tutto ciò non c’è più. Il francese sembra demotivato, viaggiando tra il dentro e il fuori della Top10 in gara. I test sul circuito romagnolo poi, hanno continuato a dare sensazioni negative. Fabio ha rimarcato la mancanza della potenza di motore, un fattore chiave per ricucire lo strappo con Ducati. Il voler continuare gli aggiornamenti solo sul telaio, stanno portando il pilota a non sposare più il progetto della casa di Iwata. Serve una vera e propria rivoluzione, come avvenne quando la Yamaha ingaggio Valentino Rossi nel 2004. Il centauro per farlo c’è, servono le risorse e le voglie per rifarlo.

Franco Morbidelli ha abbandonato la nave, avendo già annunciato la sua separazione dalla casa nipponica a fine anno. Sedile che, come detto, verrà preso da Rins. Morbidelli è irriconoscibile, arrivando ormai a stento nella zona punti. Un campanello dall’allarme che non ha fatto scattare nulla in Yamaha, visto che come abbiamo ripetuto più volte, i lavori sono sempre sulla ciclistica e mai sul problema reale. Rins è famoso per l’aiuto che dà nello sviluppo della moto, ma i quesiti restano. La casa asiatica non ascolta il campione del mondo Quartararo, perché dovrebbe ascoltare lui? Questo è ciò che bisogna domandarsi.

Serve una vera svolta oppure addio agli assi in MotoGP

I due fenomeni hanno mandato segnali chiari alla Honda e alla Yamaha. La MotoGP è una piena di squali e in tanti farebbero carte false per avere i due assi. Le voci, su un possibile passaggio di Marquez in Gresini dal prossimo anno, sono date per certe. Insomma, non si nasconde la voglia dell’iberico di cambiare costruttore. Un cambio che riporterebbe Marc a correre nello stesso team del fratello oltre che a ritornare nelle posizioni di vertice. Quartararo al momento si lamenta, ma non sembrano esserci case europee all’orizzonte su di lui. Il transalpino lo sa, Ducati ha le caselle piene, KTM prende solo dal suo vivaio e Aprilia al momento si trova bene con i suoi piloti. La casa di Noale però, potrebbe farci un pensierino per cercare di ricucire con il talento del pilota, il Gap che la vede dietro alla casa di Borgo Panigale. Voci, al momento siamo ancora qui. Naturale pensare che, se da qui a Valencia le cose non cambieranno, ci sarà un terremoto. Un terremoto che colpirà Honda e Yamaha, che potrebbero davvero perdere le loro uniche certezze.

Riccardo Ventura

Foto: motogp.com