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Paolo Diana, il Ken Block italiano “Sogno di fare un video con lui”

Paolo Diana, il Ken Block italiano “Sogno di fare un video con lui”
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Paolo Diana è la risposta italiana a Ken Block. Al Rallylegend probabilmente ha firmato più autografi del pilota americano. La gente impazzisce per Diana, in tutto il mondo. Un suo video ha oltre 550 mila visualizzazioni su YouTube, tanti altri si attestano sopra le 100 mila. Al Legend abbiamo assistito a scene di autentico delirio per lui.

Abbiamo visto ragazzi che si scrivevano Diana 31 – Ti voglio racing ” con dei pennarelli su tutto il corpo, altri che hanno costruito da soli un modellino della sua 131 Racing per farselo autografare.

Un modellino della 131 di Paolo Diana

C’erano migliaia di persone con magliette, cappellini, occhiali ed adesivi Diana 31. Ad ogni suo passaggio il boato, la gente impazziva per lui.

Ma chi è Paolo Diana? Ha 43 anni, vive a Verucchio – nell’entroterra di Rimini – e non è un pilota professionista. È di una simpatia travolgente e di un’umiltà fuori da comune. È amato come pilota ma anche, soprattutto, come persona. Ha fatto tanto per Bryan Toccaceli promuovendo importanti raccolte fondi e facendogli vivere le emozioni della corsa in auto assieme a lui, all’ultimo Rallylegend.

Paolo Diana con Bryan Toccaceli – Foto Magda Tonini

Probabilmente non si rende conto di ciò che rappresenta per gli appassionati di rally.  

Paolo, sei considerato da tutti il Ken Block italiano. Come vivi questo status?

“Mi fa molto piacere, è un complimento che mi emoziona tanto”.

Al Rallylegend vi siete parlati?

“Per me era già fantastico vederlo. Gli ho chiesto di fare una foto assieme ma non so se sapesse chi sono. Non abbiamo parlato. Il mio sogno è fare qualcosa con Ken Block, magari un video, però non ho trovato il coraggio di chiederglielo. Spero di avere un’altra occasione e soprattutto di avere più faccia tosta, quella che mi manca”.    

Siete due funamboli del volante che infiammate di entusiasmo le folle. Così vicini ma così lontani. Perché?

“Io sono un semplice appassionato che fa lo stupido con la macchina. La mia è esclusivamente  passione. Ho vinto un rally a San Marino e diverse volte la classe nei rally titolati in Italia e nel trofeo Clio ma non ho partecipato al Mondiale. Non avrei mai il coraggio di andare a bussare da Red Bull o Monster Energy, per chiedergli la sponsorizzazione. Certo, se mi cercassero loro sarebbe diverso. Al di là di quello, Block aveva ben altre basi, fin dagli inizi. Io sono cresciuto nel garage di casa”.

I tuoi video spopolano sui social ed al Legend era pieno gente con le magliette “Diana 31”.

“Tutto è nato per scherzo, circa 10 anni fa. Alcuni miei amici hanno fatto una decina di magliette e tanti gli hanno chiesto se erano in vendita ma erano solo per loro. Gli anni successivi ne hanno fatte sempre un po’ di più e la situazione poi è sfuggita di mano. Ora non so quante ce ne siano in giro, quanti siano i miei fans.

Tantissimi appassionati mi fermano per foto ed autografi e non solo italiani ed europei ma anche da fuori Europa e non so come facciano a conoscermi. La gente mi scrive da tutto il mondo, mi vuole bene e tutto questo affetto per me è qualcosa d’incredibile. Sono felice, stupito, incredulo”.

Foto Magda Tonini

Firmi più autografi di Biasion ma non sei un pilota professionista.

“Macché. Il lunedì, dopo le gare, torno al lavoro. Sono magazziniere in una ditta di ricambi auto, a Rimini. Per andare ai rally prendo le ferie quindi non posso farne più 5 o 6 all’anno, in particolare all’estero. Sono stato in Spagna, Ungheria, Portogallo… All’ inizio andavo totalmente gratis mentre ora chiedo un rimborso spese perché è uno sport comunque costoso e faccio tutto da solo. La sera lavoro alla mia macchina, nel garage”.

Il tuo slogan è “ti voglio racing”. Com’è nato?

“Quando ho preso il mio 131 era totalmente stradale allora ho detto “lo voglio racing”. Ho cercato di sistemarla e renderla una macchina da corsa. Da lì è partito tutto”.

Hai mai pensato di cambiare auto per una più potente?

“Per me sarebbe come mettermi lo smoking mentre io amo stare in tuta. Non mi sentirei a mio agio. Mi sento un tutt’uno con la macchina. La gente mi riconosce perché sono quello che fa i numeri con il 131. Sarei curioso di provare un WRC ma sarebbe solo uno sfizio. Io mi diverto con il 131, sono fedele al mio primo amore”.

YouTube: https://www.youtube.com/user/paolodiana31

Facebook: https://www.facebook.com/dianapaolo31/

Marianna Giannoni

Foto di Magda Tonini e Giovanni Pelliccioni