C’era una volta il Campionato Italiano di Formula 3. Si è svolto dal 1964 al 2012. In 48 edizioni è stato vinto 43 volte da piloti italiani ed appena 5 da piloti stranieri. Dal 2014 è stato sostituito dal Campionato Italiano di Formula 4 e nell’albo d’oro ci sono esclusivamente piloti stranieri. Gli iscritti, d’altra parte, provengono in gran parte dall’estero.
Abbiamo intervistato Riccardo Agostini, l’ultimo Campione Italiano di Formula 3, nel 2012. Attualmente gareggia nella serie Sprint del Campionato Italiano Gran Turismo e nel Campionato Italiano Endurance Pro-Am.
Riccardo, perché ci sono così pochi italiani nelle formule?
“Ci sono pochi italiani anche nel kart. C’è Andrea Kimi Antonelli, supportato da Mercedes ma per il resto gli italiani scarseggiano. Il problema è che servono dei budget spropositati. Se non si ha la certezza di avere un budget tale da poter arrivare in Formula 1 è quasi inutile anche iniziare. Il talento non basta, vincere non basta per andare avanti sulle monoposto. Certo, l’esperienza formulistica è poi utilissima nelle GT”.
Non si trovano sponsor?
“Se vai da un’azienda cosa racconti? Anche se vinci un campionato di monoposto non hai nessuna garanzia di riuscire ad andare avanti quindi è difficile anche presentare dei programmi a dei potenziali sponsor”.
Dopo avere vinto il Campionato Italiano di Formula 3, sei subito passato alle ruote coperte?
“Ho gareggiato in GP3 poi comunque volevo continuare a fare il pilota professionista e non avevo altra strada che passare alle GT. Ho iniziato dalla Porsche Carrera Cup perché mi sembrava la categoria più vicina alle formule. Ho vinto e speravo di venire preso da Porsche ma la casa tedesca aveva già puntato su un pilota italiano l’anno precedente e scelsero un altro. Ho poi gareggiato principalmente nel Campionato Italiano GT. Il problema è che i piloti che hanno budget da Formula 2, ma non sufficienti per arrivare Formula 1, ultimamente invece di continuare con le monoposto si riversano nelle GT e complicano le cose anche nei campionati delle vetture a ruote coperte ”.
Obbiettivi futuri?
“Quest’anno cercherò di vincere entrambi i campionati a cui partecipo poi in futuro mi piacerebbe gareggiare per una casa automobilistica che potrebbe essere Porsche, Lamborghini o un’altra. Vorrei partecipare quindi alle manifestazioni più importanti come la come la 24 Ore di Le Mans ed altre gare di riferimento”.
Marianna Giannoni