Samuela De Nardi, lady Aprilia 2005
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Samuela De Nardi è stata una tra le pilote più importanti della storia del motociclismo internazionale. Ha lasciato le competizioni da circa 10 anni ma tutti ricordano le sue imprese. Nel 2005 è stata pilota ufficiale Aprilia ed ha vinto il Campionato Europeo Femminile. Ha gareggiato tra gli uomini e stava spesso davanti a loro. Indimenticabile la sua partecipazione alla 8 Ore di Suzuka.
Ora ha 36 anni, è mamma ed è opeatrice olistica.
“Mi sono avvicinata al motociclismo a 4 anni – racconta Samuela – mio papà correva e mi ha portato a Rijeka. La mia prima moto è stata una Malaguti 50 da cross. Ho corso nel cross fino a 13 anni, assieme ai ragazzi, poi sono passata alla pista”.
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Samuela De Nardi, Paola Cazzola ed Alessia Polita sono state le pioniere del motociclismo femminile.
“Era difficile. C’era molto scetticismo nei confronti delle pilote. Io riuscivo però a fare ricredere anche i più scettici. Ho trovato meccanici che mi hanno insegnato tanto a livello tecnico e in pista riuscivo a farmi valere”.
Perché hai lasciato le competizioni?
“Avrei voluto partecipare al Mondiale ma non avevo il budget. Io ho sempre lavorato per poter gareggiare e mi gestivo tutto da sola. Dopo avere lasciato, sono diventata mamma ed ora sto bene così. Spesso mi chiedono di tornare a gareggiare ma non me la sento. Sono appassionata, seguo le corse, ma non ho intenzione di tornare in pista”.
Il motociclismo è ancora un ambiente maschilista?
“Adesso molto meno che in passato. Lo scetticismo verso le donne è calato notevolmente”.
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In futuro vedremo mai una ragazza in MotoGP?
“Lo spero ma dubito. Le difficoltà sono prettamente fisiche. A livello mentale le donne non hanno problemi, potrebbero gareggiare in MotoGP tranquillamente ma logicamente hanno una struttura fisica diversa, proprio per questo in tutti gli sport c’è la divisione maschile /femminile. E’ un peccato che non ci sia un Campionato Mondiale Femminile”.
Marianna Giannoni