Correva il lontano 2010, il circus del Motomondiale era appena stato scosso dalla tragica scomparsa di Shoya Tomizawa durante il GP di Moto2 a Misano. Subito dopo la conclusione del mondiale Supersport arrivò l’annuncio ufficiale che Kenan Sofuoglu, l’allora campione 2007 e 2010 di categoria, avrebbe corso le conclusive due gare di Moto2 a Estoril e Valencia con la seconda Suter del team Technomag CIP, prendendo il posto del compianto Tomizawa con la squadra che non volle, giustamente, parlare di “sostituzione”.
Fino a quel momento, Kenan, aveva provato una Moto2 solo una volta nell’anno precedente con il Team Pons. Quello di Estoril fu un week end davvero particolare, con la pioggia a farne da padrona. Sofuoglu, che non aveva mai visto prima Estoril, ben figurò nelle libere bagnatissime. Colse la prima fila dello schieramento con il quarto tempo dopo l’annullamento delle qualifiche causa maltempo. Stupì tutti fin da subito guidando la Suter come la sua vecchia CBR 600 Ten Kate.
Nonostante fosse ben diversa da una Supersport, più rigida di telaio e lenta di motore, Kenan utilizzò il suo stile di guida aggressivo, staccate al limite ed il classico “piedino” al di fuori delle pedane.
Bravo, generoso e sfortunato. Nel warm up un banale errore lo vide finire a terra sulla pista bagnata, obbligando la squadra agli straordinari. Spedirono in pista Sofuoglu lavorando addirittura in griglia di partenza nella sostituzione della forcella.
La gara, asciutta, fu avvincente, contraddistinta da problemi di usura delle gomme e con chi aveva un assetto non del tutto perfetto dopo aver provato sempre sul bagnato. Al via Kenan fu eccezionale, andando in testa e conducendo per metà gara dominando in lungo e in largo prima di riscontrare i ben visibili problemi al semi-manubrio sinistro. Il turco si dimostrò un leone e tentò di aggiustarlo in pieno rettilineo a quasi 300 km/h!
La gara fu poi vinta da Stefan Bradl, davanti ai nostri Baldolini e De Angelis, mentre Kenan dovette accontentarsi della quinta posizione dopo aver anche finito la gomma posteriore, praticamente sulle tele a fine corsa.. To be continued…
Andrea Periccioli