Ultimo saluto alla stagione di F1. Tante lacrime per Vettel
La stagione di F1 è andata in archivio con il GP di Abu Dhabi. Ora i meccanici soprattutto potranno riprendersi, da un calendario sempre più pieno. Charles Leclerc ha chiuso la stagione da vicecampione e prova a rilanciare le sue ambizioni per la prossima annata. Ciò è passato però in secondo piano, visto l’addio alle corse di Sebastian Vettel e l’uscita dalla griglia di altri 3 protagonisti. Le chiusure di stagione sono sempre così, tra chi va via e chi è pronto a fare il suo esordio l’anno successivo.
Il triste addio di Sebastian Vettel
Sebastian Vettel ha detto basta, dopo 15 anni passati come wildcard e pilota regolare in F1. Una carriera che lo ha visto vincere 4 titoli mondiali, e conquistare ben 53 vittorie. Numeri impressionanti, che lo piazzano quarto tra i più titolati di sempre, e terzo nella classifica di gran premi vinti. Inoltre, Sebastian, detiene ancora due record, che sono molto difficili da battere. Parliamo del record di precocità nel trionfo iridato, arrivato nel 2010 a soli 23 anni e 134 giorni. L’altro record è quello per il maggior distacco dato al secondo in classifica, parliamo del 2013 quando chiuse con ben 155 punti di vantaggio su Fernando Alonso su Ferrari.
I suoi anni in RedBull sono stati perfetti, e sono la classica situazione che serve per aprire un ciclo in F1. Un grande pilota ed una grande vettura. Quelle vetture, come ancora oggi accade per la casa austriaca, sono frutto del grande Adrian Newey. Adrian sposò come Vettel il progetto della RedBull, dopo aver vinto con Williams e McLaren. Sebastian viene anche ricordato per la sua vittoria a Monza nel suo anno da Rookie, con la piccola Toro Rosso, nata dalle ceneri della Minardi. Un mito quindi, e come accade sempre quando se ne va uno dei grandi, le lacrime scendono a nastri.
Ci sono anche degli arrivederci con la speranza di rincontrarsi
Il 2022 segna anche l’uscita di 3 piloti dalla F1, stiamo parlando di Daniel Ricciardo, Mick Schumacher e Nicholas Latifi. Ognuno ha una storia diversa, sia per come è arrivato che per come va via. Sicuramente il più illustre è Ricciardo, con l’australiano che dopo aver lasciato la RedBull è andato man mano scendendo di prestazioni. Ora uscirà dalla griglia, e sembra che ritornerà con RedBull ma come terza guida, con la speranza di ritrovare un posto nel 2024. Una sconfitta per l’australiano forse, che era andato via da lì, perché non voleva essere considerato la seconda guida.
Gli altri due hanno pagato tanto alcune azioni sia in pista che fuori. Mick saluta dopo 2 anni la massima categoria, ed anche per lui sembra aprirsi la pista della terza guida ma con Mercedes. Il tedesco, che non ha ovviamente il talento del padre, ha pagato i troppi errori, ma va detto che non è stato trattato dalla HAAS in maniera molto carina. Latifi paga Abu Dhabi 2021, perché davvero quest’anno del canadese non si è avuta traccia. Peccato perché il ragazzo non era certo un talento cristallino, ma stava emergendo lo scorso anno. Il suo errore, sul circuito di Yas Marine, ha avuto la sfortuna di decidere il titolo, che si è condito di veleno e con minacce di morte anche nei suoi confronti. La speranza è che ora, si possa ricostruire la carriera, magari ritornando a casa sua e correndo in Indycar.
Quando c’è qualcuno che saluta c’è sempre chi arriva Queste sono le lacrime di chi lascia la F1 in questo 2022, ma come detto nel 2023 ci saranno 2 esordi davvero interessanti. Nyck De Vries dopo una lunga ricerca, riesce ad entrare nella categoria madre delle quattro ruote. Il campione del mondo della FormulaE saluta la Mercedes, e si accasa in AlphaTauri dove potrà esprimersi nell’arco di una stagione intera. Un altro arrivo sarà quello Logan Sargeant in Williams, dopo il quarto posto di quest’anno in F2. Tornerà quindi uno statunitense nella line-up, che manca dal 2007. Sapete chi fu l’ultimo? Un certo Scott Speed con la Toro Rosso, che fu sostituito durante la stagione da un giovane di nome Sebastian Vettel.
Riccardo Ventura
Foto Autosport