Dario Marchetti è stato profetico. Lo avevamo intervistato domenica mattina a Misano, prima di gara-2.
Queste le sue parole, dette il 23 giugno.
“Bautista ha un ampio margine ma Rea è sempre presente, è un campione. Alvaro non deve abbassare la guardia, in 2 round può succedere di tutto”.
Detto, fatto. A Donington Rea è balzato in testa al campionato.
Ora, lungi da noi pensare ad una “gufata”, anzi. È stata un’attenta analisi di un grande esperto. Marchetti è un ottimo pilota, un autorevole commentatore televisivo, un ambassador Pirelli e soprattutto un importante istruttore. Ad inizio anni 2000 ha aperto la Ducati DRE, una scuola di altissimo livello. A Misano è praticamente di casa .
“Facciamo corsi al MWC ed al Mugello – spiega – a Misano si respira piadina e motori. In questa terra sono nati tanti piloti e quelli che sono cresciuti più lontano si sono trasferiti a vivere in Romagna. Al corsi Ducati possiamo contare su autentiche leggende quali Checa e Bayliss. Tra gli istruttori anche Poggiali e sono molto onorato della mia amicizia con lui e di averlo riportato a gareggiare dopo che aveva lasciato le competizioni. Al DRE abbiamo anche piloti di oggi come Pirro, Cavalieri, Ferrari, Zanetti…Sono ragazzi fantastici: umili, disponibili e bravissimi a rapportarsi con gli amatori durante i corsi”.
A proposito di Pirro, abbiamo affrontato più volte questo argomento. Secondo lei diventerà mai un pilota ufficiale Ducati?
“Michele è velocissimo. È troppo bravo come collaudatore quindi la Ducati se lo tiene stretto per quel ruolo. Ora sta aiutando anche alcuni giovani e tra quelli che guidano una Ducati si sta distinguendo Cavalieri, un grande talento”.
Tra i temi caldi anche lo scorso interesse mediatico del Mondiale Supersport.
“In passato in questo campionato gareggiavano tanti campioni mentre oggi ci sono principalmente i piloti che non trovano posto in SBK e i giovani. Il livello è comunque molto alto. È una categoria importantissima. SBK e SS fanno vendere le moto. Ricordiamoci che si vende quello che vince”.
MG